il progetto

Stracci della Memoria

Ideazione – direzione Anna Dora Dorno

Codirezione Nicola Pianzola

Artisti coinvolti nel progetto

Artisti visivi e fotografi Leandro Alvarenga – Nicoletta Casali

Luana Filippi – Francesca Pianzola
Performer
Anna Dora Dorno – Nicola Pianzola

Video maker  Salvatore Laurenzana – Gerardo Marmo

In collaborazione con Bauhaus Foundation – Dessau | Grotowski Institute Wroclaw | Hooyong Performing Arts Centre – Wonju |Armenian theatre workers union – Yerevan |Escuela Nacional de Arte Teatral – Città del Messico

Sostenuto da Programma comunitario Gioventù in azione EU

Regione Emilia – Romagna | Provincia di Bologna | Comune di Bologna | IIC Città del Messico | IIC Cracovia | IIC Stoccolma | IIC Vienna | IIC SeulCon il patrocinio di Università degli studi di Bologna, Dipartimento di Musica e Spettacolo

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foto F.Pianzola

Progetto internazionale di ricerca e formazione nelle arti performative

Stracci della memoria esplora nuove modalità di espressione artistica e di comunicazione teatrale attraverso l’interazione con altre discipline quali l’antropologia culturale, le arti visive, i nuovi media, la danza, la musica e ogni altra forma ed espressione artistica di cui l’uomo possiede memoria. Un progetto artistico “creativo”, di contaminazione e sperimentazione che coniuga la tradizione culturale all’innovazione e che continua a creare nuclei di indagine e di ricerca autonomi e in continuo sviluppo. Un progetto aperto che coinvolge artisti provenienti da diverse parti del mondo attraverso percorsi di alta formazione e di creazione artistica e che può essere ospitato in luoghi tra loro molto differenti per tradizioni, forme culturali di riferimento, conformazione geografica o architettonica: teatri, chiese, chiostri, opere di interesse storico e/o paesaggistico.

Il tema principale di indagine del progetto è la memoria intesa come parte integrante dell’essere umano, come una condizione biologica e antropologica per la propria esistenza. Il fine è quello di ricercare la purezza dell’azione, l’essenza della memoria, del corpo, del testo e del linguaggio esplorando differenti forme performative e cercando di giungere al nucleo primitivo dell’azione stessa, al movimento puro, alla scomposizione del testo poetico in parole essenziali, del brano musicale in frammenti sonori, della melodia in forme ritmiche di base. Il progetto mira alla rielaborazione e ridefinizione di una nuova ritualità.

Il progetto è stato ideato in modo tale da svilupparsi per frammenti, “stracci”: azioni performative, canti, testi, foto, brani musicali, tracce sonore, che producono installazioni, performance, opere d’arte,  dimostrazioni di lavoro, workshop, conferenze, che si esprimono in maniera autonoma o che riacquistano una nuova unità a seconda dei luoghi di lavoro e delle persone coinvolte nelle diverse fasi del progetto.

CONCEPT

Stracci, brandelli di testa, di carne, di pensiero, di ricordi.

Elementi di un mondo in frantumi che cerca di ricomporsi ma non può.

Cerca l’unità nella totalità delle arti ma si scontra contro la fatiscenza delle strutture predisposte all’arte stessa, contro la logica del potere e dell’economia, sfilandosi in innumerevoli frammenti.

Frammenti fotografici, performativi, artistici che sbattono nella testa di chi li genera, che si muovono impazziti prendendo la forma di brandelli  d’arte dispersa in ogni luogo. Il tentativo è quello della ricongiunzione. Tutto rimbalza nel contenitore della mente che custodisce e conserva per trasformare in visione ciò che la memoria ha trasfigurato. Sensazioni che attraversano il corpo lasciandogli patire, attraverso la propria carne, la sofferenza del vivere in disaccordo con ciò che gli antichi miti possiedono.

Tutto questo porta alla creazione di un progetto delirante in cui tre momenti performativi gettano le basi di un continuo scomporsi e ricomporsi in base agli spazi, alle situazioni e ai luoghi. 



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